DESCRIZIONE
Museo Memoriale di Sciesopoli Ebraica Casa dei Bambini – Selvino Valle Seriana
La storia di questa struttura comincia l’11 giugno 1933 quando il gruppo fascista milanese che prende il nome dal patriota risorgimentale Amatore Sciesa fonda una casa colonica a Selvino Sciesopoli è stata inaugurata nel 1933, su progetto dell’architetto Paolo Vietti-Violi e del suo collaboratore ungherese Andràs Benko, come un “palazzo dello sport”, una colonia per i balilla e le piccole italiane. Era la colonia più bella d’Europa, secondo la propaganda fascista. Per un’ironia del destino il gioiello del regime diventava ora il rifugio delle sue vittime.
Il 21 settembre del 1945 la colonia di Sciesopoli venne ufficialmente affidata al Governo Alleato, su interessamento di Ferruccio Parri e del Sindaco di Milano Antonio Greppi, alla comunità ebraica milanese e da essa alla Brigata Ebraica. Sciesopoli fu diretta da Moshe Zeiri, un soldato della Brigata ebraica, che applicò un originale metodo pedagogico mutuato da quello di Janusz Korczak. Insieme a sua moglie Yehudit e con l’aiuto dei suoi collaboratori, Moshe seppe trasformare la colonia in una struttura accogliente e funzionale per le centinaia di bambini ebrei, moltissimi orfani, sopravvissuti ai ghetti e ai campi di concentramento o vissuti per strada e nascosti nelle foreste.
Nel 1983 un gruppo di 66 ebrei residenti in Israele, alcuni nel kibbutz Tze’elim, altri dagli Usa, fecero ritorno a Selvino per una visita alla Casa che li aveva ospitati, accolti calorosamente dal Sindaco Vinicio Grigis e dalla popolazione locale. Una targa di metallo dorato fu apposta ai muri di Sciesopoli. “In questa Casa a Selvino sono stati accolti nel periodo 1945-1948 circa 800 bambini e ragazzi scampati allo sterminio, reduci dai ghetti e dai campi della morte. Qui hanno ritrovato la gioia di vivere e la fiducia nell’uomo di cui erano stati privati. Qui hanno appreso la lingua dei loro antenati, la lingua della Bibbia.
Qui sono stati preparati a una nuova vita nella loro patria Israele. Qui hanno imparato a conoscere e amare il cuore generoso del popolo italiano. Questa targa è dedicata a tutti coloro che hanno contribuito al successo di tale opera umana ed educativa.” Dopo il 1948 Sciesopoli vene presa in affitto dal Pio Istituto Santa Corona diventando una scuola-sanatorio per bambini delle classi disagiate, conosciuta come “Ospedale di Selvino”. Nel 1954, con lo scioglimento della Fondazione Tonoli e Melloni, la gestione venne assunta dall’Opera Pia per l’Assistenza Climatica all’Infanzia. Solo nei mesi estivi tornava a essere una colonia. Tra il 1979 e il 1985 ospitò infine il progetto “Scuola Natura” del Comune di Milano.
Il 19 novembre 2015, su proposta della Sopraintenza Belle Arti e Paesaggio della Lombardia, il Segretariato Regionale per il Patrimonio Culturale del Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali) ha dichiarato l’edificio di notevole interesse storico e architettonico. Nel 2016 si è costituita un’associazione israeliana no profit di ex Bambini di Selvino e dei loro famigliari: “Children of Selvino”, con legami internazionali, per opporsi ad ogni progetto di demolizione di Sciesopoli e per preservare il sito come luogo di memoria della Shoah, luogo di accoglienza, di speranza e di ritorno alla vita, dopo la tragedia e l’orrore dei campi di sterminio.
Il 27 ottobre 2019 il Comune di Selvino ha inaugurato il MuMeSE, il Museo Memoriale Sciesopoli Ebraica- Casa dei Bambini di Selvino, in memoria dei bambini che sopravvissero alla guerra e alla Shoah. Nei giorni felici, ma non facili, trascorsi a Selvino, essi ritrovarono il sorriso e la speranza di una nuova vita, nonostante le inguaribili ferite dei ghetti rasi al suolo, delle fughe, delle fucilazioni di massa, delle deportazioni e delle camere a gas, che hanno contrassegnato la loro vita e la storia del Novecento nella pianificazione scientifica di un genocidio terribile.
Museo Memoriale
Questo Museo racconta una storia di rinascita e di speranza. Tra il 1945 e il 1948 a Selvino, nella colonia chiamata “Sciesopoli”, sono stati accolti 800 bambini e ragazzi ebrei, sopravvissuti alla Shoah. Qui hanno ritrovato la vita dopo essersi salvati dalla violenza nazifascista, ormai senza più famiglie né abitazioni cui tornare. Qui hanno ritrovato le proprie identità e iniziato a guardare al futuro. Per un paradosso della storia, il grande edificio disegnato dall’Architetto Paolo Vietti Violi nel 1932, dove si educavano i giovani al fascismo, è diventato il luogo di rinascita delle vittime di quello stesso regime.
Dopo il 1948 Sciesopoli ha continuato a svolgere un ruolo importante come colonia estiva e, durante l’anno scolastico, anche come scuola materna ed elementare: si calcola che nell’arco di quasi quarant’anni abbia ospitato almeno 50.000 bambini. La colonia è stata chiusa nel 1985, ma non si è mai esaurito il ricordo di quella storia, tenuto vivo dai selvinesi, dai testimoni diretti e dai loro eredi. Con la scomparsa di molti dei bambini vissuti a Sciesopoli, si è sentita la necessità di raccogliere le loro storie con libri, ricerche, documentari, mostre, attività, culminati nel settembre del 2015 nel grande incontro per i settant’anni della presenza ebraica. Con questo Museo la storia dei Bambini di Selvino, che a Sciesopoli hanno ritrovato la loro infanzia rubata, è messa a disposizione di tutti per mantenere viva la memoria e il messaggio di speranza.
Il Museo ospita steli in legno con incisioni dei nomi degli 800 bambini, accolti in Selvino a Sciesopoli, sopravvissuti alla Shoah. Sono presenti pannelli descrittivi oltre a mappe e documentari (anche di Rai Storia) Nel Museo Memoriale sono esposti i documenti frutto di ricerca storica e la documentazione delle attività che hanno riportato alla luce questa pagina di storia che era andata dimenticata.
L’esposizione è suddivisa in parti storiche definite e progressive:
1. Sciesopoli fascista (1924-1943)
2. Sciesopoli Ebraica (1945-1948)
3. Sciesopoli assistenziale (1948-1985)
4. Il recupero della Memoria di Sciesopoli Ebraica
Il Museo è aperto tutte le domeniche nei mesi di giugno, luglio ed agosto e la 1^ domenica del mese nel resto dell’anno. Nelle giornate di apertura del Museo è possibile visitare l’edificio di Sciesopoli (su prenotazione) con presentazione di apposita liberatoria (dichiarazione di assunzione di rischio e di manleva).
Sono prenotabili eventuali visite straordinarie per gruppi sempre solo nei giorni di apertura al pubblico.
Orari ingressi Museo: 10 – 10:30 – 11 – 11:30 12:00 – 15 – 15:30 – 16 – 16:30
Orari ingressi Sciesopoli: 10:45 e 15.00
Informazioni Turistiche, Commerciali, Realtà e Tradizioni presenti sul Territorio Comunale:
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La Visita al Museo dura circa 20 – 25 minuti
La Visita a Sciesopoli dura circa 1 ora
E’ obbligatoria la prenotazione: di persona presso L’infopoint Altopiano Selvino e Aviatico aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17:30 sito in Corso Milano 19, Selvino oppure telefonicamente 035.0521582 o via mail sciesopoli@comunediselvino.it
Il biglietto di ingresso viene emesso dall’Infopoint (Corso Milano 19) obbligatoriamente prima della visita.
Ingresso INTERO:
- € 5,00 a persona
GRATUITO:
- Bambini fino a 5 anni
- ex bambini di Selvino e familiari
- Autorità
- Disabili
Ingresso SCOLARESCHE:
- € 2,00 a persona
Iniziative CONVENZIONATE CON IL COMUNE:
- € 2,00 a persona
MuMeSE si trova in Corso Milano,19 presso il Palazzo Comunale
Sciesopoli si trova in Via Cardo,64 e dista circa 18 minuti (1,3 Km) a piedi dal MuMeSE