DESCRIZIONE
Castello Villa Vescovile Zavaritt – Gorle
Gorle, antico centro, abitato sin dall’epoca romana e sorto lungo la strada che univa Bergamo a Brescia e alla Valle Cavallina, in epoca medievale possedette strutture fortificate e un castello. Anticamente, le denominazioni di Gorle erano Castello, Cittadella e Borghetto, il ché lascia intendere come questo nucleo fosse una sorta di forte a presidio dell’importante attraversamento del fiume. Tracce dell’antico castello di Gorle (il Da Lezze, nella sua relazione al Senato Veneto dell’anno 1596 annotava che il castello era di proprietà del Vescovo e che era murato con andresini senza fosse) sono ancora oggi visibili dietro l’ex palazzo Frizzoni-Steiner.
Gorle conserva inoltre i resti di alcune torri, rimanenze degli apprestamenti difensivi innalzati in punti strategici: la torre dei Grumelli, che dominava l’accesso al paese, la torre del palazzo Zavaritt, la torre Vescovile, la torre del Borghetto, ora distrutta e la torre della Grotta, trasformata in colombaia. Tra i principali edifici di Gorle, spiccano le ville Frizzoni-Steiner e Zavaritt. La prima era una villa seicentesca inserita in un grande parco ma è stata ampiamente trasformata nel 1975; in un angolo del parco si leva ancora una pittoresca torre trecentesca, rimaneggiata nel Seicento e adattata nel 1982 ad abitazione.
Villa Zavaritt, già struttura fortificata abitata dai frati Umiliati, divenne proprietà ecclesiastica nel 1571 quando S. Carlo Borromeo abolì l’Ordine. L’antico complesso venne trasformato in villa (luogo di villeggiatura per i vescovi durante la stagione estiva) dal 1577 al 1592 per iniziativa del vescovo di Bergamo Gerolamo Regazzoni. Conserva un corpo di fabbrica principale di gusto toscaneggiante, un giardino all’italiana e, nel cantinato e sotto il portico cinquecentesco, alcuni resti di tombe romane. L’abside di Gorle, un monumento sepolcrale di L Sulpicio. qui sotto la grande pietra dei sacrifici.
Simone Elia è un l’architetto bergamasco che ha progettato la villa Celati Zavaritt del Bajo di Gorle, ha progettato anche l’Accademia Carrara. E’ nato a Ranica, da Simone Michele (originario del Canton Ticino) e da Lucia Messi di Gorle.
La Casa di Riposo Caprotti-Zavaritt
L’idea di realizzare una casa di riposo si concretizza nel 1980 quando la Chiesa Valdese riceve dalla Famiglia Caprotti, legata da amicizia alla Comunità Cristiana Evangelica di Bergamo, un lascito finalizzato a opere di assistenza agli anziani. Nello stesso anno Enrica Zavaritt dona la propria villa di Gorle, già adibita a Istituto di accoglienza per fanciulle bisognose di aiuto. Inaugurata nel 1985, oggi la RSA, opera diaconale della Chiesa Valdese di Bergamo, è amministrata da un Comitato di Gestione nominato dal Consiglio di Chiesa e dispone di 62 posti per ospiti residenti, con 50 camere tra singole e doppie.
La Casa di Riposo, dal 2008, offre anche la possibilità di avvalersi dei servizi di ospitalità del Centro Diurno Integrato, per 30 posti accreditati, dedicati a persone anziane con vario grado di non autosufficienza che, pur continuando a vivere in casa propria, desiderino trascorrere la giornata in una struttura che consenta loro di usufruire di vari servizi socio-assistenziali. Notevole importanza viene dedicata alle prestazioni riabilitative, effettuate da fisioterapisti che esercitano in una palestra attrezzata.
Oltre al benessere fisico, la Casa di Riposo pone particolare attenzione al benessere psicologico, organizzando attività che stimolino l’interesse e la partecipazione degli ospiti. Di recente sono stati implementati nuovi servizi, quali la “residenzialità leggera”, che offre interventi e prestazioni a persone fragili che necessitano di un ambiente protetto e la “RSA aperta”, che prevede interventi sociosanitari, sia presso la RSA sia a domicilio.
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