DESCRIZIONE
Villa Odoni Mismetti – Almè
Edificio a tre piani con ali esterne lievemente aggettanti. Il corpo centrale è caratterizzato da un portico al piano terra a sei luci con archi ribassati cui sovrasta al primo piano una galleria di uguali dimensioni. Sulla facciata si trovano tracce di affreschi ottocenteschi con lesene scanalate. Al piano terreno una sala ha il soffitto a travi incrociate con decorazioni ottocentesche. Il rustico adiacente la stalla è coperto con una volta a lunetta. Dietro la villa si estende un ampio campo cintato. Epoca di costruzione: sec. XVIII
Basta fare solo un passo per imboccare Via San Rocco: Palazzo Odoni Mismetti porta ancora testimonianza del suo passato… Pare che di qui passò Alessandro Manzoni, la moglie Enrichetta Blondel era cugina del proprietario del palazzo. Il celebre romanzo de “I promessi sposi” finisce nella filanda del cugino Bortolo di Bergamo. Probabilmente il Manzoni si ispirò proprio a Palazzo Odoni Mismetti.
DESCRIZIONE ARCHITETTONICA: Costruita per volontà del nobile Giuseppe Vitali, era inizialmente casa di caccia della famiglia Magnati. Ereditata alla fine del settecento da Gedeone Blondel, fu da lui definitivamente completata. Oltre un muro di cinta con giardino si stente un edificio a tre piani con ali esterne lievemente aggettanti. Una scala semplice porta al primo piano, dove la galleria sovrastante il portico ( e con le stesse dimensioni di quest’ultimo) è stata divisa. Dietro la villa si estende un ampio campo cintato.
DECORAZIONI-PARTICOLARI ARCHITETTONICI: La villa ha un portico a sei luci con archi ribassati su colonne con il soffitto a travi in legno. Il fronte reca la traccia quasi svanita di affreschi ottocenteschi con lesene scanalate. Al piano terreno una sala ha il soffitto a travi incrociate con decorazioni ottocentesche. Il rustico adiacente la stalla è coperto con una volta a lunetta.
UTILIZZI STORICI RILEVANTI: Non si hanno notizie di un uso diverso da quello residenziale. Tra gli ospiti illustri che vi soggiornarono ricordiamo Alessandro Manzoni, la cui moglie era una Blondel.
VINCOLI E TUTELE: La villa è tutelata dalla Soprintendenza ,che è un ufficio periferico del ministero dei Beni Culturali (Milano). Ogni intervento sulla villa deve essere quindi autorizzato anche dalla Soprintendenza competente.
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APERTURA (FRUIBILITA’): non accessibile al pubblico