DESCRIZIONE
Ponte di Attone – Ubiale Clanezzo
Lungo il corso del Brembo, nel comune di Ubiale Clanezzo, si trova il ponte medievale di Attone (Attone Leuco, conte d’Alemanno), costruito in pietra ad un solo arco, che costituisce un elemento di notevole valenza architettonica e ambientale. Con le sue spalle ben ancorate alle rocce degli argini, attraversa il torrente Imagna nel punto dove esso si immette nel Brembo.
Per lunghissimi anni da qui passava l’unica via di accesso alla Valle Brembana e per questo il ponte aveva un ruolo molto importante per i collegamenti commerciali con l’oltralpe. Da questa vallata, infatti, era possibile raggiungere Passo San Marco e poi, attraverso la Valtellina, si poteva arrivare fino ai Grigioni.
Oggi il ponte medievale rimane isolato rispetto alle vie di percorrenza e questo consente, grazie al contesto in cui è inserito, di godere in piena natura la sua valenza storica e culturale.
Vi si accede attraverso un percorso appositamente segnalato che dalla strada in località Castello, dove si trova appunto la Rocca di Clanezzo, permette di scendere verso il fiume Brembo, attraverso una stradina che si snoda in mezzo alla boscaglia. Il paesaggio circostante rende il luogo sicuramente suggestivo e i suo scorci consentono di ammirare la naturalità di questo tratto di fiume e del torrente che vi si immette.
Il ponte si è mantenuto in buone condizioni, come la strada acciottolata che lo percorre, ed è transitabile a piedi o in bicicletta. Nella parte centrale si notano i pilastri a foggia di merli che un tempo sorreggevano i cancelli che chiudevano il passaggio. Testimonia l’importanza del luogo anche la presenza di un’antica costruzione detta torre di guardia o dogana Veneta, dove risiedeva il custode che controllava e riscuoteva il pedaggio.
Questa conserva una struttura a torre che probabilmente costituiva il nucleo originario della costruzione, che poi venne affiancata da un edificio a logge lignee. Nelle vicinanze troviamo anche un’altra costruzione che, invece, faceva capo al transito dei traghetti sul Brembo.
Questo territorio grazie alla sua posizione sulla confluenza delle Valli Brembilla, Imagna e Brembana, ha iniziato ad avere insediamenti fin dalla preistoria, anche se solo con l’arrivo dei romani si iniziano a formare alcuni primi nuclei urbani. Durante il medioevo sorsero diverse fortificazioni, anche perché l’area era costantemente ambita da Guelfi e da Ghibellini.
La leggenda narra che Attone Leuco, conte d’Alemanno, fece erigere il ponte nell’X secolo contemporaneamente alla Rocca di Ubione per procurarsi con essa una facile comunicazione. Di certo la struttura architettonica rimasta ben conservata testimonia la sua costruzione in quel periodo storico. Con la dominazione veneta, a partire dal XV secolo, questo territorio inizia a godere di una certa tranquillità anche grazie alle nuove vie di comunicazione che portavano lavoro e benessere.
Il ponte, in realtà, già in questo periodo inizia a perdere importanza perché la Via Priula passava sul versante opposto, in località Sedrina che ancora oggi è conosciuta per i suoi viadotti. Per questo il ponte di Attone ha conservato intatta la sua caratterizzazione e quella della strada che lo attraversa.
Verso la fine del XVIII secolo la dominazione francese prima, poi quella austriaca e, infine, il Regno d’Italia contribuirono a preservare questo territorio intervenendo con opere infrastrutturali lontane da quest’area.
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