DESCRIZIONE
Palazzo Steiner Frizzoni – Gorle
A Gorle esisteva un grandioso palazzo con ampio parco, abitato per l’ultima dalla famiglia Steiner-Frizzoni. Si ritiene fosse questo un palazzo ricco di storia, di nomi illustri e antica residenza della nobiltà. La storia ricorda che molti secoli fa, come la maggior parte delle terre della zona, era di proprietà ecclesiastica e veniva abitato dai vescovi di Bergamo come dimora estiva. Per ultimo vi soggiornò il vescovo Ragazzoni, prima che facesse costruire una nuova casa di villeggiatura (l’attuale Villa Zavaritt, sempre qui a Gorle). Verso la metà del 1500 questo palazzo fu venduto ai Conti Grumelli e da questi ai Conti Calepino. Nel 1628 fu acquistato dai Nobili Marchesi Terzi, i quali lo vendettero nel 1887 alle famiglie Steiner-Frizzoni, che lo tennero in proprietà fino al 1964. Infine lo acquistò il signor Barzanò, per poi venderlo all’impresa edile Noris, che lo demolì.
Ripercorrendo la storia documentata da antiche carte ritrovate, sul finire del sec. XVI il palazzo sembra sia stato demolito e nuovamente ricostruito dai Conti Calepino, i quali divennero, dopo i vescovi, i più grossi proprietari terrieri del luogo. Secondo altre fonti, invece, pare che sia stato solo rimodernato, per renderlo più ampio e confortevole.Questo lo poterono accertare meglio gli ultimi demolitori, i quali lo abbatterono per far posto a una nuova costruzione. Su questo palazzo si raccontavano leggende misteriose . Anticamente, quando si tenevano feste da ballo, si invitavano spesso anche persone indesiderate, le quali venivano fatte cadere , per mezzo di un trabocchetto, in una profonda botola. In seguito si è potuto accertare che quella misteriosa botola altro non era che una delle celle frigorifere, presenti in molti palazzi dell’epoca, in cui si metteva la neve di inverno per avere il ghiaccio d’estate. Purtroppo di questo magnifico palazzo non rimane che il suo ricordo.
Al piano terreno si vedeva un magnifico salone in stile barocco. Nella sala principale, sempre al piano terra, si conservava ancora intatto lo stemma della famiglia dei marchesi Terzi, con delle pregevoli pitture, raffigurante le quattro stagioni, pare di scuola veneziana.In un angolo della sala esisteva l’antico oratorio, con l’immagine della Madonna e del Bambino Gesù, usato, forse un tempo, per le sacre funzioni religiose. L’edificio era anticamente di proprietà ecclesiastica. Esso fu una delle prime dimore estive dei vescovi di Bergamo. Per ultimo vi soggiorno il vescovo Regazzoni prima che facesse costruire, sempre a Gorle, una nuova casa per la villeggiatura (attuale Villa Zavaritt). Questo Palazzo fu venduto verso la metà del 1500 dal vescovo ai Conti Grumelli e poi successivamente da questi ai Conti Calepio e nel 1628 fu acquistato dai Nobili Marchesi Terzi. Nel 1887 l’acquistarono le famiglie Steiner-Frizzoni che lo tennero in proprietà fino al 1964. Infine lo acquistò il sig. Barzanò, per poi venderlo all’impresa Noris, che lo demolì per realizzare un complesso residenziale. Del grandioso Palazzo rimane oggi solo una piccola porzione del maestoso Parco.
Nella foto aerea si vede il comune di Torre Boldone, in particolare la chiesa Parrocchiale, la casa di riposo, via Imotorre, sullo sfondo si vede il paese di Gorle, da dove emerge la chiesa di Gorle, il palazzo Steiner. Facendo attenzione si vede anche la vecchia polveriera con il piccolo cimitero,, il quartiere Villini, la frazione Mulini. Nei campi fra Torre Boldone e Gorle si vede anche un serpentello alberato è la roggia Guidana che ancora oggi fa da confine fra i due paesi. La fotografia penso risalga ai primi anni Sessanta.
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