Croce degli Alpini sul Monte Pler – Spinone al Lago

Dalla strada statale 42 si sale in direzione del municipio di Spinone al Lago (350 m), con possibilità di parcheggio nelle vicinanze. Dal municipio di Spinone si risale via Verdi e, giunti all’incrocio, si procede a sinistra in via Fonti, seguendo le indicazioni per la Fonte Spinosa.

Dopo circa 300 m si prende a destra via Valle del Tuf che conduce in pochi minuti a un’area attrezzata dove, all’ombra di ontani neri e platani, ci si prepara ad affrontare l’impegnativa salita che porta a Bianzano. Si prosegue su sterrato costeggiando il torrente Tuf, si devia sulla destra e si attraversa un ponticello per posizionarsi sul versante sinistro della valle.

Si prosegue su ripido sentiero all’ombra di un bosco ceduo, alla cui sinistra si trovano alcuni massi di notevoli dimensioni. Seguendo una strada asfaltata si giunge prima al cimitero e poi nell’abitato di Bianzano (600 m). Arrivati nella piazza principale del paese, in prossimità della Parrocchiale di S. Rocco, si svolta a destra per via degli Asini e si prosegue in direzione del Castello di Bianzano.

Lasciato il Castello si continua per la via Degli Asini, antica mulattiera, fino ad arrivare nell’abitato di Spinone al Lago, al punto di partenza.

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C’è sempre qualcosa a rendere una passeggiata sulle nostre montagne bella e allo stesso tempo unica. Tra i tanti luoghi più o meno famosi, tesoro nascosto e spesso dimenticato, stupisce per pace e bellezza la Val Cavallina. Saranno i panorami a strapiombo sul lago di Endine o i suoi borghi, con le strette viuzze secolari che salgono sempre più in alto e conducono a casolari dimenticati, baciati dal sole e lasciati alla fortuna di pochi privilegiati. La passeggiata di oggi ci porta proprio alla scoperta di questi luoghi, partendo della piccola e suggestiva Valle del Tuf. Tra ripidi sentieri nel bosco e antiche fonti sulfuree, dunque, scopriamo, passo dopo passo, la storia di questa piccola valle.

La partenza. Questa facile escursione, fattibile in tutte le stagioni, vede il suo via dal municipio di Spinone al Lago. Un segnavia indica il nostro percorso ad anello, che ben segnalato piega a sinistra in direzione di via Fonti. Poche centinaia di metri e abbandoniamo l’asfalto seguendo le indicazioni per la Fonte Spinosa. Ci addentriamo così nel bosco, lungo un bellissimo sentiero che tra platani e ontani conduce, dopo pochi minuti di cammino, a una piccola area di sosta e alla sorgente che contraddistingue questa valle. La zona è ricca di acqua sulfurea rinomata per le sue qualità terapeutiche, tanto che il Comune, fin dalla fine del XIX Secolo, riservava alla popolazione «il diritto di trasportare acqua agli ammalati dietro ricetta del medico e di berla alla Fonte Spinosa gratuitamente». Poco lontano, un cartello ne riporta la storia: «L’acqua della Valle del Tuf scende da uno sperone di tufo riconoscibile a vista. Le acque, un tempo precipitose, si immettevano nel fiume Cherio, a valle del lago, originando una palude che venne bonificata dagli austriaci attorno al 1835. Nella valle, oltre al tufo sono presenti lastroni calcarei e marne nere. Le numerose sorgenti oggi sono captate per l’imbottigliamento e per uso pubblico».

La Valle del Tuf. Assaggiata l’acqua di fonte e riempite le borracce, possiamo riprendere il nostro cammino. Il percorso si fa ora più ripido (ma mai troppo impegnativo) e risale la valle con ampi zig-zag costeggiando il torrente Tuf e regalando, a tratti, panorami sugli abitati sottostanti. Dopo circa mezz’ora di cammino usciamo dal bosco, ormai in prossimità della prime case di Bianzano. La salita continua di nuovo su asfalto, tra i bellissimi casolari in posizione panoramica sulla porzione di lago che dipinge queste zone. Continuiamo piegando a destra e raggiungiamo il cimitero del paese e il Santuario dell’Assunta, dal quale si domina buona parte dell’abitato, tra cui il Castello di Bianzano, oggi privato. Seguendo i bolli bianco-rossi attraversiamo il centro storico, di origine medioevale, per poi piegare a sinistra. Sopra di noi, 200 metri più in alto e a guardia della zona, spicca la Croce degli Alpini, punto più alto della nostra escursione.

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