DESCRIZIONE
Chiesa di San Defendente e Rocco – Clusone
La chiesa dei Santi Defendente e Rocco, o come più spesso detta chiesa di San Defendente, è un edificio religioso eretto durante la pestilenza degli anni Settanta del Quattrocento a Clusone. La dedicazione della chiesa ai santi Defendente e Rocco è fatta risalire, o all’anno della sua costruzione 1471, o all’epidemia di peste che colpì la Val Seriana nel 1477.
I due santi sono i patroni protettori dalle epidemie; a questi due santi si rivolsero costantemente i cittadini clusonesi per scampare al pericolo del morbo. Per ringraziarli della protezione ottenuta, i cittadini fecero costruire questa chiesa come ex voto e fin da subito le sue pareti cominciarono ad accogliere immagini dei santi più venerati e invocati dagli abitanti; vi troviamo riprodotti nelle iscrizioni degli ex voto sotto le immagini votive nomi di note famiglie cittadine, alcune delle quali figuravano tra i membri della Confraternita dei santi Defendente e Rocco che faceva capo a questa chiesa fin dalla fondazione.
Nella visita apostolica del cardinal Borromeo nel 1575, la chiesa viene definita Oratorio quasi Campestre, a significare che si trovava nel contado, fuori dal centro cittadino che ospitava il polo religioso, civile e manifatturiero. Questo non significa che l’area non avesse rilevanza. La chiesa sorgeva proprio fuori dalle mura difensive e dalla porta di Cima Clusone, poi diventata porta San Defendente, e si configurava come un umportante luogo di fede sull’asse viario da cui entravano e uscivano mercanti, militari, pellegrini e cittadini di Clusone.
Con il decreto del Regno d’Italia napoleonico del 25 aprile 1806 la confraternita di san Rocco e san Defendente che gestiva la chiesa, venne abolita ed essa, rimasta di proprietà della parrocchia fu chiusa al culto. Il 3 giugno 1809 fu venduta al demanio che la adibì a polveriera e a deposito. Nel 1863 fu riaperta al culto per un breve periodo di tempo, poi la chiesa fu nuovamente chiusa, cadendo nell’abbandono con gravi danni alla struttura agli affreschi interni ed esterni.
Acquistata nel 1878 dall’arciprete Rizzoli, la chiesa di san Defendente ebbe una serie di opere di restauro strutturale, anche con la dotazione di un nuovo campanile; venne riaperta al culto nel 1894. Dopo il 1904 venne nuovamente abbandonata, riaprendo solamente nell’agosto 1971, in seguito a dei lavori di restauro. Tra il 1995 e il 2004 ulteriori restauri, interni ed esterni, hanno portato alla luce altri affreschi risalenti ai secoli XV e XVI.
La struttura architettonica assai semplice, a navata unica, arco trionfale ad ogiva e presbiterio voltato a crociera, ricalca lo schema delle chiese tardo quattrocentesche diffuse sul territorio. Il piccolo campanile e il portico a tre campate edificato alla fine del Cinquecento, sono elementi caratterizzanti la chiesa. Le tre campate del portico sono addossate all’originaria facciata a capanna, occultandone quindi gli affreschi del primo Cinquecento.
Questo elemento architettonico era funzionale ad ospitare i fedeli che non trovavano posto all’interno. Le due finestrelle, anch’esse cinquecentesche, sono state aperte per consentire la contemplazione dell’altare e la preghiera anche senza entrare e per dare più luce all’ambiente.
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