DESCRIZIONE
Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta – Gandino
La Basilica di Santa Maria Assunta, complesso monumentale di notevole importanza, ha subito profonde trasformazioni nel tempo. Il mutamento radicale dell’edificio antico iniziò nel 1623 e terminò nel 1640 con la costruzione della stupefacente cupola ottagonale centrale, affrescata, come le navate, con architetture illusionistiche dal veneziano Giovan Battista Lambranzi nel 1681 e da Ottaviano Viviani.
L’altare maggiore è dominato dall’elaborata ancona marmorea dei Fantoni e dalle stupefacenti casse intagliate e dorate dei due organi di Andrea Fantoni e Ignazio Hillepront, ed è introdotto dalle preziose balaustre di bronzo del 1590.
Nella chiesa è conservato il più importante ciclo pittorico a carattere religioso di Giacomo Ceruti detto “il Pitocchetto” e, tra le altre, una superba pala del pesarese Simone Cantarini. Vi sono inoltre opere del fiorentino Vincenzo Dandini, del napoletano Pietro Mango, di Gian Giacomo Barbello, Antonio Balestra, Gian Cristoforo Storer e altri. Vi sono anche opere scultoree del Fantoni e del Caniana.
La seconda domenica di quaresima la Basilica viene arredata con l’apparato del Triduo dei morti. L’edificio è espressione, oltre che della fede radicata di questa comunità orobica, della eccezionale ricchezza accumulata tramite la secolare attività mercantile sviluppatasi soprattutto in ambito tessile e laniero.
Autentico scrigno di innumerevoli tessuti legati alle arti applicate, la chiesa fu dotata fin dal 1928 di un ricchissimo museo ristrutturato nel 1963 e ampliato nelle forme attuali con l’allestimento della sezione dei Presepi (con oltre 600 esemplari) e di archeologia tessile, accanto alla storica sezione di arte sacra.
Le principali collezioni del Museo della Basilica di Gandino riguardano svariati ambiti artistici, con particolare riguardo a preziosi tessuti dal XV al XX sec., trine e merletti in oro, argento e fibra. Tra gli arredi di oreficeria spicca il grande altare, realizzato in lamina d’argento da esperti argentieri italiani e mitteleuropei, che viene ancora montato sull’altare maggiore della Basilica in particolari circostanze.
I numerosi arazzi sacri e profani sono tra i più bei esemplari di questo tipo conservati in Lombardia. Al secondo piano sono esposti alcuni preziosissimi paramenti che fanno della collezione gandinese una delle prime in Italia. Non meno rimarchevole è la teoria di statue lignee di fattura lombarda e tedesca del ’400 e del ’500.
Il sacello del tesoro completa l’itinerario espositivo con ostensori, calici e altre pregiatissime suppellettili degne, per importanza e quantità, di un’autentica cattedrale. L’esterno è un gioco di volumi finiti con ceppo locale scabro ed evidenziati nella loro forma geometrica da lesene e bordi di pietra bianca.
Su tutto domina il grande tiburio lombardo e l’alto campanile esagonale con cupola a cipolla. Bellissimo il portale principale disegnato da Domenico Rossi nel 1712 e i portali laterali incorniciati dal grande arco del protiro.
La grande piazza Emancipazione è il cuore della comunità poiché non solo è il luogo dove , davanti alla cittadinanza convocata “more solito” e cioè “ad tolam ba-tutam et ad campanas sonatas” venne firmato l’atto di emancipazione dalla ser-vitù feudale (1233), ma anche perché è il centro della vita religiosa ed artistica.
Su questa piazza sorge la splendida basilica , si affaccia il museo di arte sacra , la casa parrocchiale e palazzi storici. IL PRIMO PROGETTO DEL MUSEO DELLA BASILICA. L’idea di un museo, dove meglio conservare e mettere in risalto i tesori artistici della Basilica di Santa Maria di Gandino, fu dal Mons. Prevosto mons. GIOVANNI BONZI maggiormente sentita quando, nel 1913, l’Illustre commendator CORRADO RICCI, in una sua visita a Gandino, rimase oltremodo ammirato da tanta ricchezza di opere d’arte… Un museo però non si poteva improvvisare così sui due piedi. Occorreva trovare un locale nelle vicinanze della Basilica e raccogliere i mezzi finanziari per far fronte a spese non indifferenti…
La scelta cadde sulla casa del VICARIO PARROCCHIALE, attigua al sagrato della Basilica, EDIFICIO CINQUECENTESCO, che ben si prestava, con le dovute modificazioni, alla sua nuova destinazione. Il progetto amorosamente studiato dall’Ing. LUIGI ANGELINI di Bergamo nel 1915 cominciò a prendere forma con la trasformazione e la sistemazione dei locali… L’accesso ai locali del museo era PROGETTATO mediante un elegante CAVALCAVIA, che congiungesse il primo piano della casa con con il piano del sagrato della Basilica al di sopra della strada sottostante il sagrato stesso, ma questo PROGETTO trovò una FORTE OPPOSIZIONE, che obbligo così anche all’acquisto di locali situati al piano terreno del palazzo e alla costruzione di una scala interna, creando così un INGRESSO dalla strada sotto il sagrato (ora via Ponziano Loverini)…
MUSEO DELLA BASILICA INFORMAZIONI GANDINO
Informazioni Turistiche, Commerciali, Realtà e Tradizioni presenti sul Territorio Comunale:
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ORARI SANTE MESSE
Domenica nei mesi di Luglio ed Agosto:
ore 17:30 al Farno
ore 10:00 ValPiana
ore 20:30 a Cazzano (Chiesa Parrocchiale)
INGRESSO MUSEO DELLA BASILICA
Sezione Arte Sacra: intero 5 euro (compresa visita guidata), ridotto 3 euro
Sezione Presepi: intero 3 euro. L’ingresso è gratuito ai minori accompagnati
PERIODO
La sezione Arte Sacra è sprovvista di riscaldamento, pertanto non è consigliabile visitarla nei mesi più freddi.
PARCHEGGIO
Posti auto in via XX settembre, via Cavalieri di Vittorio Veneto, oppure verso Cirano in via G. Pascoli; per giungere seguire l’indicazione Barzizza – Cirano posta all’ingresso del paese. Parcheggi riservati per bus a 100 mt dalla basilica.
Parrocchia di Gandino |
Via Bettera, 14 – 24024 GANDINO
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Parrocchia di Barzizza | Parrocchia Barzizza: 035.745.425 |
Parrocchia di Cirano | Parrocchia Cirano: 035.745.425 |
Parrocchia di Cazzano S. Andrea | Parroco Cazzano: 035.741.943 |